Nell’immaginario collettivo la Transiberiana è un viaggio lungo, di un fascino incredibile, ma che richiede tempo e tanti mezzi economici per essere sperimentato. Chi ama il viaggio su rotaie ma non può permettersi di espatriare, può contare sulla transiberiana d’Italia, un’attrazione e un viaggio che in pochi conoscono, ma che si rivela essere denso di fascino e decisamente appetibile per chi ama scoprire i borghi più preziosi del nostro paese.
La Transiberiana d’Italia si snoda dal Molise all’Abruzzo, e attraversa un paesaggio che nel corso del viaggio muta da pianeggiante a collinare. Si tratta di uno dei treni più antichi delle Ferrovie dello Stato italiano, che grazie alla fondazione FS può ricircolare grazie anche alla collaborazione con l’associazione molisana ‘Le Rotaie’.
La rete che ospita il progetto nacque nel lontano 1897 e i binari che si snodano durante il percorso hanno visto passare tanta storia sotto di loro, dagli eventi della Seconda guerra mondiale fino ai cambiamenti epocali che hanno interessato il paese negli anni del boom economico. Si tratta di un’opera di ingegneria davvero importante, che ha richiesto molti anni di lavoro; basti pensare che le opere iniziate nell’immediato dopoguerra si conclusero solo verso la fine degli anni Sessanta.
Il percorso si snoda quindi da Sulmona fino ad Isernia, attraversa i parchi naturali che si trovano in questa area così felice, che nelle stagioni calde è verde smeraldo, mentre in inverno si copre spesso di tanta candida neve. Il viaggio è ricco, e può essere sperimentato nelle vecchie carrozze di legno intarsiato. Si tratta di un viaggio lento, come chiede la tradizione del treno, pensato per lasciare il tempo ai viaggiatori di pensare, riposarsi e meditare sul valore e sulla bellezza delle terre che stanno attraversando.
