Dismaland, l’anti Disneyland creato da Banksy

Probabilmente non si tratta di un parco giochi per bambini, almeno non per quelli piccoli. Stiamo parlando di Dismaland, il parco divertimenti – se così si può dire – creato da Banksy, l’artista provocatore, nel Regno Unito. In questo parco le favole sono finite, e regna un’atmosfera di tristezza e malinconia. Nessuno vorrebbe visitarlo, dite? Eppure ci sono file chilometriche e prezzi folli per un biglietto!

dismaland

E’ un parco giochi tetro (“dismal” in inglese) creato dall’artista Banksy a Weston-super-Mare, nel Somerset, in Gran Bretagna. Se non ne avete mai sentito parlare, è perché Dismaland è stato progettato in gran segreto dall’artista, aperto dal 22 agosto e finalmente svelato nei dettagli. Una vera e propria opera d’arte, di denuncia e di protesta com’è nello stile di Banksy.

Dismaland è l’inquietante versione di un parco giochi normale: dal castello, fatiscente, ai dipendenti con le orecchie da topolino, tutti con sguardi depressi e tristi. E ci sono migranti al posto delle papere nelle fontane, la carrozza di Cenerentola rovesciata con i fotografi che immortalano l’incidente. Il parco resterà aperto per sole tre settimane, purtroppo! La corsa ai biglietti è cominciata, tanto che un ticket sarebbe stato messo in vendita su eBay per mille sterline (1.360 euro). Secondo un portavoce di Banksy, il solo sito web di Dismaland ha avuto più di sei milioni di visitatori in uno dei giorni scorsi.

Molte delle opere esposte sono dei maggiori artisti contemporanei, come Damien Hirst, Jenny Holzer e Jimmy Cauty. Il programma prevede che ogni giorno ci sia qualcosa di diverso, con spettacoli, documentari, comici e film ad alternarsi senza un cartellone prestabilito, a parte i concerti di Massive Attack e Pussy Riot. Non è dunque un luogo per divertirsi, ma per riflettere e sorridere amaramente sulla nostra società, sulle nostre contraddizioni e gli eterni problemi che ci affliggono. Jonathan Jones del Guardian ha commentato: “È vero, entri nel fango e rimani perplesso, ma è Banksy che vuole questo, vuole farci reagire tramite l’arte, dissacrando la società contemporanea”.

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