La magia del golfo dei Poeti

Golfo dei Poeti

Da Porto Venere a Tellaro passando per La Spezia e Lerici, è qui che si estende il golfo della Spezia, l’ultimo tratto della riviera ligure di Levante.

Questo lembo di terra ha stregato scrittori, pittori e artisti da ogni parte del mondo e proprio per questo motivo è meglio noto come Golfo dei Poeti. Venne così chiamato per la prima volta nel 1910 dal commediografo Sem Benelli mentre in una villa situata a San Terenzo stava lavorando al suo capolavoro “La cene delle beffe”.

Tra i grandi artisti che in queste terre hanno cercato ispirazione o vi hanno soggiornato possiamo citare, Dante, Eugenio Montale, Gabriele D’Annunzio, il giornalista Indro Montanelli e Botticelli nel cui celebre dipinto “Nascita di Venere” è riconoscibile il meraviglioso golfo. Numerosi anche gli artisti stranieri tra i quali, gli scrittori David Herbert Lawrence e Percy Bysshe Shelley, il pittore William Turner e il p

oeta Lord Byron. È proprio dalla leggenda secondo la quale quest’ultimo avrebbe attraversato il golfo a nuoto (fatto mai realmente accaduto), che trae ispirazione la famosa coppa Byron.

Nel paesaggio si susseguono borghi, castelli, chiese, roccaforti, spiagge, case dai mille colori e un’infinità di luoghi che vale assolutamente la pena visitare.

Vediamo più nel dettaglio quali sono i principali:

Porto Venere Golfo dei Poeti

  • Porto Venere: situato nella parte più occidentale del golfo all’estremità di una piccola penisola, è un borgo marinaro di origini antichissime. Un tempo villaggio di pescatori, è oggi una delle mete turistiche più ambite della Liguria. Numerosi sono gli edifici di interesse storico e artistico tra i quali il Castello Doria, il Santuario della Madonna Bianca e la Chiesa di San Pietro, posta su un promontorio a picco sul mare. Oltre alla visita del paesino, con le sue case torri dai colori variopinti, Porto Venere offre spiagge bellissime, diverse grotte (Grotta Byron, Grotta Azzurra) e la possibilità di fare numerose escursioni. In pochi minuti di navigazione è possibile raggiungere l’isola Palmaria, riserva naturale attraversata da sentieri e percorsi turistici, e le isole Tino e Tinetto. Non è un caso se l’Unesco ha inserito Porto Venere insieme alle sue tre isole tra i patrimoni dell’umanità;

  • Lerici: il paese si trova nella parte orientale del golfo, al centro di un’insenatura dominata da un promontorio, sul quale si erge il castello di Lerici, che rappresenta uno dei più significativi esempi di architettura castellana della Liguria. Il suggestivo borgo è meta ogni anno di milioni di turisti attratti dai paesaggi irresistibili e dalle fantastiche spiagge. Sono ben otto, infatti, le spiagge che si sono meritate la Bandiera Blu. Incantevole è la camminata sul lungomare che parte dal già citato castello di Lerici fino al castello di San Terenzo situato nella piccola frazione dalla quale prende il nome. Il comune ha un’estensione piuttosto ampia e comprende diverse frazioni, ognuna con sue peculiarità che vale la pena visitare;

    Tellaro Golfo dei Poeti

  • Tellaro: situato ai confini del Golfo dei Poeti, in posizione opposta rispetto a Porto Venere, è una delle nove frazioni di Lerici, secondo noi la più bella. Definito “la sesta terra”, si caratterizza per le coloratissime case che, abbarbicate sulla costa scendono verso il mare.  Particolarmente suggestiva è la chiesa di San Giorgio, dalla facciata rosa antico, costruita sulla roccia e circondata dal mare. La strada che arriva da Lerici si ferma nel paese senza proseguire oltre e questo dona a Tellaro un senso di pace e tranquillità. Grazie alla sua bellezza è inserito tra “I borghi più belli d’Italia”.

Tra le altre perle del golfo non possiamo non citare La Spezia, capoluogo di provincia ricco di edifici in stile liberty, musei, chiese e giardini, Montemarcello, altro borgo tra i più belli d’Italia e la splendida frazione di Le Grazie.

Il Golfo dei Poeti, oltre alle bellezze naturali, è anche ricco di prelibatezze culinarie. La gastronomia tipica si caratterizza per l’utilizzo di ingredienti poveri sapientemente mischiati.

Ne è un esempio la mesciua, zuppa di cereali e legumi tipica della tradizione ligure nata per utilizzare al meglio i prodotti della terra. Questo piatto povero si narra sia stato inventato in un giorno di magra in cui non bastavano i fagioli per una fagiolata, ne il grano per fare il pane. Altro piatto tipico è il polpo alla tellarese: questo piatto trae ispirazione dalla leggenda secondo la quale un polpo enorme suonando le campane del campanile di San Giorgio avvisò gli abitanti di Tellaro dell’arrivo dei saraceni. Il polpo viene inizialmente lessato con patate e, una volta freddato, viene condito con aglio, prezzemolo, limone, olio d’oliva e olive nere. Da assaggiare anche gli sgabèi, si tratta di strisce di pasta per il pane lievitata e successivamente fritta. Viene mangiata al naturale o accompagnata da formaggi, affettati o creme dolci.

Se ancora non avete visto il Golfo dei Poeti, non possiamo far altro che consigliarvi di prendere in considerazione questo angolo di paradiso come meta per le vostre vacanze: tramonti mozzafiato, promontori a picco sul mare, acque cristalline, buona cucina, borghi incantati, e tanta cultura, cosa chiedere di più?

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