Un tuffo nel fiume Gange

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Quando nel 1492 Cristoforo Colombo partì dal Guadalqivir alla scoperta delle Indie con le sue tre imbarcazioni, sicuramente, non avrebbe mai pensato di imbattersi nelle Americhe, una terra che, nel corso della storia si rivelò così tanto distante anche nella realtà delle cose e non solo per la distanza fisica dall’attuale India.

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Oggi, ripercorrendo il tempo a ritroso, e confrontando le due civiltà, quella americana e quella indiana, non sorgono dubbi sulle enormi e profonde differenze che caratterizzano le due popolazioni, l’una , quella americana, all’apparenza, dedita alla smodata ricerca del materialismo, della fame di successo e potere, l’altra, sempre all’apparenza, dedita alla ricerca di una confusa entità spirituale.

Chissà quale realmente avrebbe scelto e sognato Cristoforo Colombo?

Parlando dell’India di oggi, chiunque la volesse visitare, magari prenotando un tour in India rimarrebbe sicuramente  senza fiato, ammirando paesaggi incantati e imponenti ma respirando anche le tremende contraddizioni di una civiltà che sembra non abbia ancora trovato una chiara identità.

Ne è un chiaro esempio ciò che accade ogni anno sulle rive del fiume Gange, uno dei fiumi sacri dell’India, il fiume di imponente bellezza e portata,  che nasce tra i ghiacci dell’Himalaya e attraversa le pianure del nord dell’India e gran parte del Bangladeh per poi terminare la sua corsa nel golfo del Bengala, ma che è considerato e venerato dalla popolazione indiana, non tanto per ciò che abbiamo appeno detto, ma perchè  personificato dalla dea Devi, una delle più importanti nella religione Indù.

In alcune occasioni, durante l’anno, si può assistere a un rituale estremamente famoso in ogni angolo della terra, ovvero il bagno nel fiume Gange da parte di migliaia e migliaia di fedeli, secondo i quali immergersi nel fiume sacro può dare la possibilità di ottenere il perdono dai propri peccati per poi raggiungere la salvezza.

Un caratteristico rituale è rappresentato dal commiato che molte famiglie danno ai loro propri cari, portando e disperdendo le ceneri del defunto nelle acque del fiume, percorrendo a volte distanze enormi per arrivare dalla loro casa alle città dove scorre il corso del fluviale. Molte delle feste sacre della religione Indù si svolgono nei pressi del sacro fiume, la cui acqua, nonostante sia tra le più inquinate del mondo, viene bevuta dai fedeli per consolidare un processo di loro purificazione spirituale.

L’ India rappresenta una terra magica, mistica, un territorio incantato, ma chiunque voglia venire a visitarla dovrà per forza immergersi in un mondo molto  distante dal nostro, che nasconde in sé il fascino di tutte le contraddizioni dell’intera razza umana.

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