“Le perle dell’Adriatico”: le isole Tremiti

Tremiti

Le isole Tremiti sono un arcipelago composto da cinque isole a circa 12 miglia nautiche a largo del Gargano, in Puglia. Le Tremiti sono le uniche isole italiane dell’Adriatico e grazie al loro fascino sono anche note come “le perle dell’Adriatico”.

Natura incontaminata e fondali mozzafiato uniti ad una storia millenaria rendono questo luogo davvero unico.

L’arcipelago è un vero e proprio museo a cielo aperto: ritrovamenti testimoniano la presenza dell’uomo Neolitico mentre altri rinvenimenti risalgono all’età del Bronzo. Sull’isola di San Nicola sono stati trovati resti del periodo classico-ellenistico e quelli di una Domus romana. Inoltre, in epoca romana le isole erano conosciute con il nome di Diomedee, dal mito greco Diomede. Leggenda vuole che i guerrieri di Diomede furono trasformati da Venere in uccelli, le diomedee, che ogni primavera dall’Africa Orientale giungono fin sulle pareti delle coste di queste isole.

Le cinque isole sono: San Domino, San Nicola, Cretaccio, Capraia e Pianosa. Dal 1989 l’arcipelago è riserva naturale marina e sono, quindi, previste restrizioni più o meno severe a seconda dell’area.

Vediamo più nel dettaglio le isole Tremiti:

  • San Domino: la più grande ed anche la più completa in quanto ad attività ricettive. Dal punto di vista paesaggistico è probabilmente la più bella con una vegetazione composta da pini di Aleppo. Circumnavigando l’isola, la costa si presenta alta e frastagliata, con grotte marine e calette molto suggestive. I principali monumenti naturali che si possono incontrare sono: lo Scoglio dell’elefante, la Grotta delle Viole e la Grotta del Bue Marino. La spiaggia principale è Cala delle Arene, situata vicino al porticciolo e l’unica di una certa dimensione. Costituita da sabbia fine, è attrezzata e sicuramente una delle più frequentate. Vi è poi Cala Matano, bellissima insenatura con una spiaggia in sabbia arenosa che si può raggiungere dal paese attraverso un sentiero. Cala degli Inglesi, così chiamata perché vi affondò un battello inglese, è rocciosa con un paesaggio ed un mare da cartolina. La spiaggetta di Pagliai è la più caratteristica e fotografata dell’arcipelago vista la posizione in una piccola baia ai piedi di un’impressionante falesia e con dei faraglioni di fronte;
  • San Nicola: è quella che dal punto di vista storico e religioso ha più tanto da offrire per le numerose tracce di un antico e glorioso passato. Il principale monumento è l’Abbazia di Santa Maria che fu costruita nel 1045 d.C. dai Benedettini. L’interno è ancora oggi pressoché integro con la caratteristica pianta rettangolare e tre navate e il magnifico pavimento a mosaico nella navata centrale. Adiacente alla chiesa si trova il chiostro del monastero, con al centro un pozzo che riforniva il refettorio dei monaci. A protezione dell’abbazia si trova il Castello dei Badiali. Questo castello fu fatto edificare dai monaci Cistercensi e da qui si gode di una vista completa su tutto l’arcipelago per permettere di avvistare le eventuali minacce nemiche provenienti da mare. Tra le varie torri, fortificazioni e muraglie presenti sull’isola di San Nicola, la Torre dei Cavalieri del Crocifisso merita di essere visitata;

  • Capraia: è per estensione la seconda isola dell’arcipelago ed è attualmente disabitata. Un tempo era nota anche come Capperaia per la presenza di piante di cappero. Può essere raggiunta solo tramite imbarcazioni private ed è una meta molto ambita per gli amanti dello snorkeling. Nella zona di Punta Secca è possibile svolgere una delle immersioni più belle di tutto il Mediterraneo. Il fondale ad est dell’isola ospita una statua di 3 metri raffigurante Padre Pio, realizzata dallo scultore Domenico Norcia. Sul versante ovest si trovano due calette alquanto suggestive: Cala Sorrentina e Cala dei Turchi, dove godersi il mare ed il sole in assoluto relax;
  • Cretaccio: è la più piccola delle isole Tremiti, priva di vegetazione e San Domino Tremitidi natura argillosa. A causa dell’azione erosiva del mare e degli agenti atmosferici la sua superficie va via via riducendosi. Infatti, più che la minore isola dell’arcipelago è considerato come il più grande scoglio. Sulla costa sud si può vedere ciò che resta del molo benedettino. Anch’essa è molto amata da chi pratica immersioni;
  • Pianosa: distante una ventina di km dalle altre isole, è completamente disabitata e priva della tipica macchia mediterranea che caratterizza le altre isole e il Gargano. Prende il nome dalla sua forma bassa e piana tanto che in occasione di mareggiate risulta completamente sommersa dal mare. L’isola è una riserva naturale integrale, quindi, vi è divieto di pesca, immersioni e transito fino a 500 metri. L’unica attività consentita è quella scientifica ovviamente previa autorizzazione.

 

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